Come ormai è universalmente noto, tutte le Fatture Elettroniche passano attraverso il Sistema di Interscambio (SDI), banca dati gestita da Sogei per conto dell’Agenzia delle Entrate. Entro il 31 Ottobre 2019 tutti i contribuenti possono aderire al Servizio di Consultazione (da non confondere con il Servizio di Conservazione) offerto dall’Agenzia. Ma perchè è stata offerta questa ulteriore opzione?
L’adempimento nasce dalle richieste del Garante Privacy (formalizzate il 15/11/2018) di adeguare la struttura tecnico informatica su cui transitano e vengono conservate le fatture elettroniche alla normativa sulla tutela della privacy. Il Garante separa i dati quantitativi (i dati anagrafici, importo, ritenuta, imposta di bollo, CIG, CUP etc) dai dati qualitativi (l’elenco degli articoli acquistati, gli sconti, le modalità di pagamento etc.). Mentre i primi non necessitano di consenso per il trattamento (sostanzialmente sono quelli del vecchio spesometro), i secondi sono considerati dati personali e quindi necessitano del consenso del contribuente per la memorizzazione oltre i 60 giorni.
Ne consegue che se si aderisce al Servizio l’Agenzia conserverà integralmente i file xml delle FE fino al 31/12 del secondo anno successivo a quello della trasmissione, ed i file saranno consultabili e scaricabili dal Portale di Fatture e Corrispettivi. Inoltre in caso di accertamento i verificatori avranno la possibilità di consultare direttamente dal proprio terminale le fatture.
Se non si aderisce al servizio i dati qualitativi (ed i file xml) saranno eliminati dopo 60 giorni, mentre rimarranno disponibili solo i cosiddetti Dati Fattura (cioè i dati che confluivano nello spesometro). Quindi sarà il contribuente a dover mettere le fatture a disposizione dei verificatori in caso di richiesta.
Visto che una verifica entro il secondo anno dall’emissione del documento è estremamente improbabile, ai fini dell’accertamento non cambia poi molto: il contribuente dovrà comunque archiviare con diligenza le Fatture Elettroniche e poi conservarle a norma entro il secondo anno dalla Data della Fattura (sottoscivendo, ad esempio, il Servizio di Conservazione dell’Agenzia).
In conclusione, se ci tenete alla vostra Privacy si può tranquillamente non aderire. Se invece trovate comodo poter consultare le Fatture Emesse e ricevute sul Portale, allora aderire non costa niente.
L’opzione può essere esercitata nel Portale di Fatture e Corrispettivi a cui si accede con le credenziali dell’Agenzia delle Entrate: