Virtualbox vs VMware Workstation Player
Se stai cercando di utilizzare un versione precedente di Windows per giocare con i giochi classici o vuoi provare diverse distribuzioni Linux senza dover configurare un file sistem con il dual-boot, la virtualizzazione è la risposta ai tuoi desideri. La buona notizia è che non costa nulla emulare i sistemi operativi sul tuo PC grazie a queste due opzioni, che sono entrambe gratuite per uso personale. Ma qual’è la migliore? Vediamo….
Con questa introduzione la Redazione di APC Magazine Australia nel numero 12 del 2023 mette alla prova le due soluzioni gratuite più diffuse per la virtualizzazione in ambito Personal Computer. Stiamo parlando di Virtualbox e di VMware Workstation Player: con questi software è possibile installare sul proprio PC, in una Macchina Virtuale, un Sistema Operativo qualsiasi in modo semplice ed efficace, a patto di avere una buona quantità di RAM ed un processore non troppo antico. Chi vincerà?
Poca spesa…
In realtà le prime differenze importanti si notano immediatamente: Virtualbox è un prodotto di Oracle, è Open Source (salvo per qualche funzionalità) e può essere utilizzato senza alcuna restrizione anche per finalità commerciali; VMware è una soluzione proprietaria, gratuita solo per uso personale e con una versione a pagamento che possiede molte funzionalità in più (qui la comparativa).
Entrambe i prodotti possono gestire la grande maggioranza dei sistemi operativi Windows e Linux sia a 32 che a 64 bit. Le macchine Virtuali sono memorizzate in file sulla macchina ospite. VMware può usare solo il proprio formato proprietario VMDK mentre Virtualbox può usare sia il formato nativo VDI che quello Microsoft VHD e finache quello del concorrente diretto cioè VMDK. Trasferire quindi macchine virtuali da VMware a Virtualbox è piuttosto semplice.
Installazione ed avvio
Le procedure di installazione sono piuttosto semplici per tutti e due i prodotti, quindi inutile approfondire. Poi è necessario creare la Macchina Virtuale, ed anche qui abbiamo delle procedure guidate che ci danno una mano.
Abbiamo ovviamente bisogno di una immagine di installazione del Sistema Operativo da emulare, preferibilmente in formato ISO. Quindi si configura la VM dal punto di vista Hardware, si sceglie la ISO e si avvia l’installazione.
Inutile dire che per le VM Windows è necessaria una Licenza valida (e quindi una chiave di attivazione) e che non potremo emulare Windows 11 se il Computer ospite non ha requisiti adatti ad ospitare questa versione.
Prestazioni e dintorni
Nell’uso quotidiano entrambi i prodotti offrono prestazioni simili. Ovviamente, il tuo hardware (dal processore alla RAM ed al tipo di disco rigido) gioca un ruolo chiave: se hai una configurazione abbastanza potente, ti consiglio di allocare tanto quanto possibile per ottimizzare le prestazioni. In ogni caso le VM rimarranno (comprensibilmente) sempre più lente rispetto ad una installazione nativa su un Hardware equivalente.
I benchmark rivelano che VMware ha un piccolo vantaggio rispetto a VirtualBox su configurazioni comparabili, ed offre anche prestazioni migliori per quanto riguarda le prestazioni grafiche, soprattutto in 3D. Questo dipende da diversi fattori: in primo luogo, VMware può allocare più RAM alla tua GPU virtuale (fino a 8 GB) rispetto al misero valore di VirtualBox (256MB che si riduce a 128MB quando l’accelerazione 3D non è abilitata). VMware supporta anche le tecnologie più recenti DirectX 11 e OpenGL 3.3 mentre VirtualBox si ferma a Direct3D 9 e OpenGL 3.0.
Senza l’uso intensivo della grafica, tuttavia, c’è meno differenza tra i due prodotti, però VMware almeno vanta il supporto nativo per USB 3.1 (VirtualBox si limita a USB 3.0). D’altro canto la flessibilità e la mancanza di restrizioni VirtualBox lo rendono ancora di più una scelta convincente.
Alla fine della Fiera….
In definitiva, dunque, la scelta sarà guidata dalle tue necessità: se ti interessano i giochi (e i giochi 3D, per giunta), allora non importa quanto sia limitato VMware; il suo vantaggio prestazionale ne farà una scelta indiscussa. Per tutte le altre esigenze, probabilmente, il maggiore insieme di funzionalità, il vantaggio di essere open source e la mancanza di restrizioni fanno di Virtualbox l’opzione vincente. Ed ecco, infatti, il verdetto di APC Magazine:
Buona Virtualizzazione!